Nuccio Mula

Categorie dell’iperumano nel trasfigurare multimediale 

Implacabilmente sedotta da Iperumane Presenze che la guidano fra gli Universi segreti della deuteroscopia per monitoraggi ed esiti di galassie creative in sintonie / sinfonie del ri / creare trasmutante, Letizia Caiazzo, anche stasera, vi precederà, tenendovi per mano e conquistandovi l’Anima e lo Sguardo, attraverso gli scenari e le quinte d’uno sterminato palcoscenico “cum-figurativo” in cui vi ritroverete “cum-partecipi” di un’Affabulazione intarsiata di Alchimie e di Rimandi, di Evocazioni ed Epifanie, di Simboli e Supersegni.

Se il Ricordo è “riandare col Cuore” sui percorsi del Vissuto e dell’Anelato, Letizia Caiazzo vi dimostrerà, e senza dubbio alcuno, che le diramazioni parallele e simultanee del suo “excurrere” per camminamenti di Fulgori e Penombre mutueranno, proprio da questo infinito ed inarrestabile abbacinare, Tragitti d’Estasi che vi avvinghieranno a taumaturgici Rosari di Rimembranze in segreti amplessi con Categorie del Desiderio, fra seduzioni concettuali ed iconografiche di “attrazioni fatali”e “affinità elettive” nel Rito dell’Occhio / Ago.

Magistrale Adepta e Sacerdotessa d’una multimedialità sempiternamente subordinata nell’offrirsi, non più tiranna ma devota seguace, alle sue “textures” di straordinaria coniugazione / coagulazione interiore e creativa, Letizia Caiazzo, ai più alti livelli d’una“Digital Art” esitata per inimitabilità di scaturigini dell’estro, vi confermerà, ancora una volta, come e quanto si possa essere Madonna e “Mea Domina” dinanzi alla quale anche l’Impero dei Segni di barthesiana memoria ben volentieri deponga, in Suo onore, ogni arma letale.

Giovane più d’ogni altro esponente del tramutare / trasmutare in “athanor” di Ebollizioni e Polivalenze, Letizia Caiazzo v’incanterà, come Beatrice iperumana nel Paradiso delle Reincarnazioni, mostrandovi l’Anima Muta delle Cose e l’Anima Nuda delle Muse nel suo esoterico ri / velare oltre l’Inganno del Visibile Apparente che vi elargirà, eternati da irresistibili sortilegi di narrazioni per complicità e assemblaggi d’intese interiori e di sorprendenti esplicitazioni, tutti quegli “attimi fuggenti” di cui avevate perso il segno e il senso.

Seguite Letizia, quindi: e troverete tracce del peregrinare onirico in alleanze prive di compromessi con soverchi orpelli di oleografie, indicatori direzionali dell’Ieri tra coralità di “cum-presenze” ammaliatrici, interfacce d’ambienti ed eventi nel rammemorare / raffigurare per metempsicosi nelle quali ognuno di voi ritroverà anche se stesso, eloquenze di flussi a sollecitare inopinate, irripetibili gratificazioni da “feedback”, e ancora, Gallerie di Donne a fuoriuscire dalla Materia per trasfigurare in Carne su fluide Are di Allegorie.

Questo e tanto altro ancora troverete nelle opere di Letizia Caiazzo, per innamorarvene perdutamente, subito, “a prima vista” e per consolidare tale innamoramento in Amore totale ed indicibile nell’oggettiva povertà delle parole: poiché saranno loro stesse, queste sue stupende opere, e del tutto fuori da ogni superflua chiave d’interpretazione, a mostrarsi e mostrarvi, a parlare e parlarvi, a rivolgervi enigmi e quesiti sovrumani tra Cerimonie di Silenzi molto più eloquenti, al raffigurare ed all’immaginare, d’ogni suono ed eco degli umani.

 Nuccio Mula*

* Docente universitario di Filosofia dell’Immagine, Fenomenologia dell’Arte, Teoria della Percezione e Psicologia della Forma 
  all’Accademia di Belle Arti “Michelangelo” di Agrigento - Componente dell’Associazione Internazionale Critici d’Arte, Parigi

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