Fernando Salvatore Fiore

La poesia nel digitale

La Letizia Caiazzo di ruolo insegnante nello status sociale e sperimentatrice nell'arte, è impegnata nella sua residenza a Piano di Sorrento, a coniugare arte e tecnica. Esprimendo così nella contemporaneità dei nostri tempi un senso estetico e una tecnica che ha il linguaggio globale che comunica con il digitale. Operare con il fare digitale è una decodificazione del pensiero umano che si manifesta nella tecnica. 

La lezione heideggeriana sull'esistenza autentica e sull'esserci ci aiuta meglio a comprendere le opere della Caiazzo e a parlare di arte applicata alla tecnica. Prima però, dobbiamo spendere due parole spiegando l'analogia sull'esistenza autentica e sull'esserci con le tematiche affrontate dalla Caiazzo. ''L'esserci è sempre la sua possibilità ''dice Heidegger e qui la questione della scelta. Questa scelta tuttavia è un problema che si pone di fronte al singolo uomo esistente che da' luogo alla comprensione ''esistentiva'' che troviamo sovente nella analisi della Caiazzo. Comprensione che unita al rigore estetico e al più profondo sentimento artistico estende la conoscenza dell'essere. 

Il programma e la tematica espressa dall'insegnante sorrentina nei temi affrontati, parlano di più dimensioni che delineano l'esserci. Inoltre emergono sentimenti sintomatici nella diagnosi dell'analisi esistenziale che la Caiazzo opera attraverso le sue tele prodotte con l'ausilio della tecnica digitale. Evidentemente i sentimenti che si manifestano nelle sue tele sono una chiarificazione di un disagio sociale e interiore che l'essere pone alla riflessione all'opera nel mondo. L'unica e diretta manifestazione dell'essere è secondo Heidegger il linguaggio. 

Operando attraverso il linguaggio nel fare artistico tocchiamo poeticamente l'essere. La tecnica e prettamente il digitale con cui perviene Letizia Caiazzo, armonizza e viene a parafrasare il grido dell'essere del nostro tempo. L'artista sorrentina così instaura un rapporto esistenziale con il fruitore e riesce appieno nel suo compito. 

 Dott. Fernando Salvatore Fiore
Sulmona, 05 maggio 2009 

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