Eros e cibo: ciliegie

Eros e cibo: ciliegie
60x80 cm


Critica 

Passato ultra-remoto e presente ipertecnologico: sia per i servi della gleba che per i salariati marxisti una manciata di buon cibo che noi italiani abbiamo la fortuna di riscoprire in ogni angolo del paese allegramente stipula un perfetto coniugio con eros. Come stipati in un pacchetto di fiammiferi convivono allegramente traboccanti di sonorità, opulenze cromatiche, entasi luministiche.

Letizia Caiazzo, nell’esplicitare visivamente il mirabile connubio in una stimolante suite di cui la presente opera è parte integrante, tesse l’apologia della carnalità di questo laccio d’amore, come se l’icona proposta fosse stretto sinonimo d’una cornucopia, simbolo privilegiato dell’abbondanza. 

Lo spettatore di fronte alla magia dell’interazione eros-cibo mirabilmente registrata nell’opera dell’artista campana sente il cuore dilatarsi, le emozioni fluire con anarchia, senza restrizioni, mentre i sensi (anche i suoi, quelli di Caiazzo) ardono. 

A fiato sospeso ognuno di noi, ricordando i luoghi incontaminati dei nostri amori giovanili è sommerso dalle pulsioni del desiderio, del fremito, della sazietà dei sensi. 

Leo Strozzieri 
Maggio 2010 


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